Social e newsletter
Linguaggio sui social
I social network sono generalmente percepiti come un ambiente informale, dove a volte la comunicazione scritta assume una forma più vicina al parlato. Quando parli per conto di un soggetto pubblico, puoi adottare un tono di voce più informale e adatto al contesto, ma ricorda sempre che:
stai rappresentando un ente o un’istituzione (es. non puoi usare un linguaggio scurrile, forme dialettali, poca attenzione alla grammatica, figure retoriche, ecc);
devi rispettare la funzione pubblica che rappresenti (es. non puoi esprimere opinioni personali, neanche con un “like”).
Per approfondire: Guida al tono di voce dei contenuti della Pubblica Amministrazione
Organizza un piano per gestire i canali social
Crea un piano che regoli le pubblicazioni, per garantire un’attività costante e coerente con i tuoi obiettivi e con le regole di comunicazione. Le principali domande da porsi sono:
che tipo di post / contenuti pubblicare e con che frequenza;
chi deve gestire i flussi di produzione e pubblicazione dei contenuti;
che tipo di monitoraggio è necessario (analytics dei singoli post, interazioni degli utenti, ecc, in funzione degli obiettivi).
Considera che le informazioni proposte sui social sono temporanee. Se è necessario fornire un’informazione duratura, questa deve essere riposta all’interno del sito dell’ente (ad esempio una notizia) e promossa tramite social.
Quali canali social presidiare
Scegli quali social presidiare in base ai tuoi scopi e al tipo di contenuti che vuoi comunicare. Tra questi:
news e informazioni sulle tue attività;
promozione di eventi o iniziative (legate a un ente o al suo territorio, ad esempio);
attività di servizio clienti;
contenuti legati alla vita di community degli utenti.
Utilizza l’interazione degli utenti sui social
I social network sono canali di comunicazione bidirezionali, dove gli utenti partecipano attraverso:
interazioni;
messaggi privati;
messaggi pubblici.
Non considerare questo aspetto come un problema da gestire ma come una risorsa per comunicare con gli utenti in un ambiente percepito come più immediato e semplice:
L’interazione degli utenti nei canali social può essere una risorsa utile anche per proporre contenuti che chiedono maggiore partecipazione. Ad esempio, i social possono essere un buon mezzo per fare:
consultazioni informali (es. una scuola fa un sondaggio con i genitori sulla destinazione per la prossima gita);
iniziative collettive (es. un comune invita i cittadini a proporre idee per gli eventi di Capodanno).
Aspetto di una newsletter
Il template che utilizzi per la newsletter deve essere in linea con l’identità visiva del tuo sito, quindi deve avere degli stili coerenti con quelli utilizzati in altri ambiti della tua comunicazione (logo, colori, font, ecc.).
Il template deve restare lo stesso per tutte le edizioni. Un template può essere creato appositamente, oppure si possono scegliere dei template gratuiti offerti dalle principali applicazioni che permettono di creare, inviare e gestire newsletter. Esistono tantissime applicazioni di questo tipo, sia pagamento che gratuite, tra cui:
Prima di inviare, valuta sempre l’efficacia e la chiarezza dei contenuti dentro il template che utilizzi, anche ricorrendo a invii di prova e revisioni collaborative.
Come gestire una newsletter
Una newsletter è un ottimo mezzo per instaurare un canale diretto di comunicazione e aggiornamento con gli utenti del tuo sito. Quando organizzi una newsletter chiarisci:
chi sono i destinatari (professionisti, cittadini, curiosi, ecc);
quale scopo informativo deve assolvere ogni invio.
Lo scopo di una newsletter in genere può essere quello di:
aggiornare gli utenti sulle novità (es. nuovi contenuti nel sito, progetti, attività, ecc);
coinvolgere gli utenti in alcune iniziative (es. eventi pubblici, consultazioni, attività partecipative, ecc).
Per gestire correttamente lo scopo di ciascun invio è opportuno pianificare la gestione delle newsletter in un piano editoriale, organizzando il lavoro del team in riunioni periodiche (una a settimana, una al mese, ecc.) per definire:
Come scrivere una newsletter
Gestisci la scrittura della newsletter attraverso strumenti collaborativi, che possono essere legati alla scrittura del testo, come Google Docs, oppure legati alla creazione della newsletter vera e propria, come ad esempio i Collaboration tool di Mailup.
Questo permette a tutte le persone del team che hanno maggiore competenza sugli argomenti trattati di fare commenti e revisioni.
Ricorda che:
una newsletter dovrebbe restare breve e fruibile (anche da mobile), se necessario rimandando a dei contenuti sul sito con dei link;
è consigliabile non mettere un eccessivo numero di argomenti in una newsletter, ma concentrarsi sui più importanti, per non renderne difficile la fruizione;
l’oggetto della mail deve spiegare in una riga il contenuto più rilevante (ad esempio, “Novità sul bando del servizio civile”). Puoi aggiungere nel testo titolo, sommario e una divisione in paragrafi, se questo rende i contenuti più fruibili;
puoi utilizzare oggetti multimediali (foto, video embeddati, tweet, ecc), ma senza esagerare, rispettando la pertinenza con gli argomenti trattati e ricordando che devono essere fruibili su mobile. Non mettere foto troppo pesanti (attieniti alle regole sull’utilizzo delle immagini sui siti web);
l’utilizzo di bottoni è molto utile per spingere l’utente a compiere delle azioni (es. “Registrati adesso!”);
Valuta le prestazioni di ogni invio di una newsletter
A 24 ore da ogni invio, leggi attentamente i dati di ricezione, apertura, inoltro, clic di ogni newsletter, che ogni sistema di gestione di newsletter produce. Questo ti permetterà di avere una prima comprensione del comportamento degli utenti per migliorare i contenuti nei successivi invii (es. se un argomento ha ricevuto pochi clic, probabilmente è poco pertinente; se la newsletter è stata aperta da una bassa percentuale di utenti, potrebbe esserci un problema negli argomenti trattati o nella riga di “oggetto”; ecc).
Social e newsletter¶
Linguaggio sui social¶
I social network sono generalmente percepiti come un ambiente informale, dove a volte la comunicazione scritta assume una forma più vicina al parlato. Quando parli per conto di un soggetto pubblico, puoi adottare un tono di voce più informale e adatto al contesto, ma ricorda sempre che:
stai rappresentando un ente o un’istituzione (es. non puoi usare un linguaggio scurrile, forme dialettali, poca attenzione alla grammatica, figure retoriche, ecc);
devi rispettare la funzione pubblica che rappresenti (es. non puoi esprimere opinioni personali, neanche con un “like”).
Per approfondire: Guida al tono di voce dei contenuti della Pubblica Amministrazione
Organizza un piano per gestire i canali social¶
Crea un piano che regoli le pubblicazioni, per garantire un’attività costante e coerente con i tuoi obiettivi e con le regole di comunicazione. Le principali domande da porsi sono:
che tipo di post / contenuti pubblicare e con che frequenza;
chi deve gestire i flussi di produzione e pubblicazione dei contenuti;
che tipo di monitoraggio è necessario (analytics dei singoli post, interazioni degli utenti, ecc, in funzione degli obiettivi).
Considera che le informazioni proposte sui social sono temporanee. Se è necessario fornire un’informazione duratura, questa deve essere riposta all’interno del sito dell’ente (ad esempio una notizia) e promossa tramite social.
Quali canali social presidiare¶
Scegli quali social presidiare in base ai tuoi scopi e al tipo di contenuti che vuoi comunicare. Tra questi:
news e informazioni sulle tue attività;
promozione di eventi o iniziative (legate a un ente o al suo territorio, ad esempio);
attività di servizio clienti;
contenuti legati alla vita di community degli utenti.
Utilizza l’interazione degli utenti sui social¶
I social network sono canali di comunicazione bidirezionali, dove gli utenti partecipano attraverso:
interazioni;
messaggi privati;
messaggi pubblici.
Non considerare questo aspetto come un problema da gestire ma come una risorsa per comunicare con gli utenti in un ambiente percepito come più immediato e semplice:
monitora il canale social con un’attività pianificata;
indirizza le richieste ai canali di contatto più appropriati.
L’interazione degli utenti nei canali social può essere una risorsa utile anche per proporre contenuti che chiedono maggiore partecipazione. Ad esempio, i social possono essere un buon mezzo per fare:
consultazioni informali (es. una scuola fa un sondaggio con i genitori sulla destinazione per la prossima gita);
iniziative collettive (es. un comune invita i cittadini a proporre idee per gli eventi di Capodanno).
Aspetto di una newsletter¶
Il template che utilizzi per la newsletter deve essere in linea con l’identità visiva del tuo sito, quindi deve avere degli stili coerenti con quelli utilizzati in altri ambiti della tua comunicazione (logo, colori, font, ecc.).
Il template deve restare lo stesso per tutte le edizioni. Un template può essere creato appositamente, oppure si possono scegliere dei template gratuiti offerti dalle principali applicazioni che permettono di creare, inviare e gestire newsletter. Esistono tantissime applicazioni di questo tipo, sia pagamento che gratuite, tra cui:
MailUp
AWeber
OpenDem
Cakemail
MailChimp (versione base gratuita)
SmartSerialMail (versione base gratuita)
MailAnt (gratuita)
Prima di inviare, valuta sempre l’efficacia e la chiarezza dei contenuti dentro il template che utilizzi, anche ricorrendo a invii di prova e revisioni collaborative.
Come gestire una newsletter¶
Una newsletter è un ottimo mezzo per instaurare un canale diretto di comunicazione e aggiornamento con gli utenti del tuo sito. Quando organizzi una newsletter chiarisci:
chi sono i destinatari (professionisti, cittadini, curiosi, ecc);
quale scopo informativo deve assolvere ogni invio.
Lo scopo di una newsletter in genere può essere quello di:
aggiornare gli utenti sulle novità (es. nuovi contenuti nel sito, progetti, attività, ecc);
coinvolgere gli utenti in alcune iniziative (es. eventi pubblici, consultazioni, attività partecipative, ecc).
Per gestire correttamente lo scopo di ciascun invio è opportuno pianificare la gestione delle newsletter in un piano editoriale, organizzando il lavoro del team in riunioni periodiche (una a settimana, una al mese, ecc.) per definire:
il calendario dei prossimi invii;
lo scopo e i contenuti di ogni invio.
Come scrivere una newsletter¶
Gestisci la scrittura della newsletter attraverso strumenti collaborativi, che possono essere legati alla scrittura del testo, come Google Docs, oppure legati alla creazione della newsletter vera e propria, come ad esempio i Collaboration tool di Mailup.
Questo permette a tutte le persone del team che hanno maggiore competenza sugli argomenti trattati di fare commenti e revisioni. Ricorda che:
una newsletter dovrebbe restare breve e fruibile (anche da mobile), se necessario rimandando a dei contenuti sul sito con dei link;
è consigliabile non mettere un eccessivo numero di argomenti in una newsletter, ma concentrarsi sui più importanti, per non renderne difficile la fruizione;
l’oggetto della mail deve spiegare in una riga il contenuto più rilevante (ad esempio, “Novità sul bando del servizio civile”). Puoi aggiungere nel testo titolo, sommario e una divisione in paragrafi, se questo rende i contenuti più fruibili;
puoi utilizzare oggetti multimediali (foto, video embeddati, tweet, ecc), ma senza esagerare, rispettando la pertinenza con gli argomenti trattati e ricordando che devono essere fruibili su mobile. Non mettere foto troppo pesanti (attieniti alle regole sull’utilizzo delle immagini sui siti web);
l’utilizzo di bottoni è molto utile per spingere l’utente a compiere delle azioni (es. “Registrati adesso!”);
Valuta le prestazioni di ogni invio di una newsletter¶
A 24 ore da ogni invio, leggi attentamente i dati di ricezione, apertura, inoltro, clic di ogni newsletter, che ogni sistema di gestione di newsletter produce. Questo ti permetterà di avere una prima comprensione del comportamento degli utenti per migliorare i contenuti nei successivi invii (es. se un argomento ha ricevuto pochi clic, probabilmente è poco pertinente; se la newsletter è stata aperta da una bassa percentuale di utenti, potrebbe esserci un problema negli argomenti trattati o nella riga di “oggetto”; ecc).